Riforma della PAC 2028-2034
Il 16 luglio 2025 la Commissione
europea ha presentato il proprio pacchetto di proposte relative al Quadro
Finanziario Pluriennale (QFP) per il settennio 2028/2034.
Nel complesso, si tratta di 20
proposte di atti legislativi idonee a disciplinare i programmi nell'ambito del
prossimo QFP, e che rappresentano la base per i negoziati con il Parlamento
europeo e il Consiglio nell'ambito delle rispettive prerogative e secondo le
procedure legislative associate a ciascun atto.
Per quanto di competenza agricola,
le proposte di maggiore interesse sono:
La lettura delle diverse
proposte, trattandosi di un unico pacchetto legislativo, va effettuata
congiuntamente, e lo stesso negoziato dovrà necessariamente tener conto delle
risultanze dei diversi tavoli di discussione, in primis quello su cui verrà
deciso il QFP.
La proposta della Commissione prevede un
budget di 1.984,89 miliardi di euro, pari all'1,26% del RNL UE, cifra che
scende al 1,15% RNL UE se si considera l'importo necessario a ripagare il
debito contratto per il programma Next Generation EU.
La scelta della Commissione di
proporre, di fatto, un bilancio leggermente in aumento (in termini relativi:
attualmente è infatti pari all'1,01 del RNL UE) riflette l'esigenza di
assicurare sufficienti risorse per una serie di priorità di intervento emerse
soprattutto negli ultimi anni, continuando però a garantire, al contempo, un
adeguato finanziamento per le tradizionali politiche di investimento dell'Unione.
Tale considerazione generale non
trova tuttavia riflesso immediato nelle risorse destinate a finanziarie la
Politica agricola comune.
Negli ultimi anni, infatti, le
politiche comuni dell'UE sono state principalmente realizzate con dotazione
preassegnata agli Stati membri mediante
fondi unionali specifici per il
perseguimento degli obiettivi previsti dai Trattati.
La Commissione europea ritiene
oggi che le difficili sfide che l'Unione deve affrontare rendano necessaria una
nuova concezione del sostegno dell'UE per realizzare al meglio le priorità
condivise e le politiche comuni e garantire che il bilancio dell'UE continui a
svolgere un ruolo chiave nel sostenere una crescita equa e inclusiva, una
convergenza economica sostenibile, l'equità intergenerazionale e la sicurezza,
compresa quella alimentare.
La Commissione ha quindi proposto
di raggruppare le dotazioni preassegnate
agli Stati membri in un "Fondo unico" con l'obiettivo di semplificare il quadro
attuale, con un ampio ambito di ammissibilità e un unico insieme di norme.
Come è noto, la PAC è attualmente
articolata nell'ambito di una struttura basata su due fondi (FEAGA e FEASR).
La proposta di QFP 2028-2034
delinea invece un budget profondamente rivisto nella struttura rispetto a
quello attualmente in vigore, che riduce le rubriche da sette a quattro,
corrispondenti ai principali settori di attività dell'Unione e incentrati sulla
realizzazione delle priorità delle politiche condivise a livello europeo.
In particolare, la prima rubrica
"Coesione economica, sociale e territoriale, agricoltura, prosperità e
sicurezza rurale e marittima" ha una dotazione pari a circa 1.062,2 miliardi di
euro e contiene la principale novità della proposta, ovvero i Partenariati
nazionali e regionali (PPNR) per investimenti e riforme.
Si tratta di uno
strumento unico che intende accorpare, in un unico piano nazionale per ciascuno
Stato membro, tutte le risorse provenienti attualmente da diversi fondi dell'UE
— inclusi FEAGA e FEASR della PAC, i fondi della Politica di coesione e di
altri programmi settoriali — per finanziare investimenti e riforme in linea con
le priorità comuni dell'Unione.
Della suddetta dotazione
destinata al Fondo unico, 293,7 miliardi di euro rappresentano il budget minimo destinato al sostegno al reddito degli agricoltori, comprensivo di misure finanziate attualmente dal FEASR, quali misure agroambientali ed investimenti aziendali.
Tale dotazione appare inferiore
rispetto a quella assegnata alla PAC nel periodo corrente 2021-2027, pari complessivamente
a circa 387 miliardi di euro, di cui
291,1 miliardi di euro (a prezzi correnti) con il FEAGA e 95,5 miliardi di euro
con il FEASR.
Le risorse riservate alla
prossima PAC, pertanto, sembrerebbero non garantire la sicurezza e la sovranità
alimentare europea, se non adeguatamente integrate con le altre risorse
disponibili nel QFP 2028-2034 e utilizzabili dagli Stati membri nel settore
agro-alimentare e nello sviluppo delle comunità rurali.
Va al riguardo evidenziato che altri
interventi quali LEADER (partenariati pubblici-privati per lo sviluppo delle
comunità), AKIS (sostegno alla condivisione di conoscenze e all'innovazione nei
settori dell'agricoltura e della silvicoltura e nelle zone rurali), le iniziative di cooperazione a livello
territoriale e locale, gli interventi nelle regioni ultraperiferiche (POSEI),
gli interventi nelle isole minori del Mar Egeo e i programmi frutta, verdura e
latte nelle scuole saranno finanziabili nell'ambito della flessibilità di
bilancio del Fondo unico decisa nei PPRN, quindi in aggiunta al budget
vincolato al sostegno al reddito degli agricoltori.
Nell'ambito dei PPNR le risorse
riservate per il sostegno al reddito potranno essere poi integrate in sinergia
con altre azioni/obiettivi, tra cui l'agroenergia, le infrastrutture sociali,
gli interventi riguardanti le risorse idriche e la connettività.
In questo
modo, le proposte della Commissione intendono rendere gli strumenti finanziari
più flessibili e semplici, al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse per
la vitalità delle aree rurali.
Per quanto riguarda il sostegno
disaccoppiato al reddito, rispetto alle precedenti programmazioni che avevano
consentito il mantenimento dei pagamenti basati sui diritti all'aiuto (titoli
PAC), è proposto un nuovo approccio che stabilisce importi minimi e massimi per
ettaro, con un meccanismo obbligatorio di degressività (a partire da 20.000 euro per
agricoltore/anno) e limitazione dei pagamenti (capping) sopra i 100.000 Euro
per agricoltore/anno.
La Commissione prevede di fornire
sostegno al reddito agli agricoltori attivi, includendo nella "farm
stewardship" azioni per garantire elevati standard sociali, ambientali e di
benessere animale (in sostituzione della condizionalità ambientale e sociale).
Agli
Stati membri è data poi la possibilità di fornire sostegno ai servizi di
sostituzione nell'azienda agricola, consentendo agli agricoltori di usufruire
di un congedo per malattia, nascita dei figli, cura dei figli e di altri
familiari, vacanze ed eventi della vita analoghi, nonché per la partecipazione
a corsi di formazione.
L'architettura verde, come nota,
viene di fatto modificata, integrando in un unico sostegno le azioni
agroambientali e per il clima (cd. eco-schemi): gli Stati potranno fornire
incentivi agli agricoltori per queste azioni su base volontaria (es.
agricoltura biologica, rotazione delle colture).
In connessione di argomento,
la Commissione evidenzia che è possibile stabilire un cofinanziamento per premiare
la realizzazione di servizi ecosistemici più ambiziosi che vanno oltre gli
obblighi giuridici.
Focus della proposta sono i
giovani agricoltori e piccole aziende agricole, per i quali la Commissione
fissa a 300.000 euro il tetto di pagamenti forfettari che gli Stati possono
concedere annualmente su base volontaria.
Un aspetto nuovo riguarda anche
il ricambio generazionale per il quale gli Stati membri dovranno preparare una
strategia nazionale, all'interno del PPNR.
Inoltre, a partire dal 2032 la
proposta della Commissione prevede l'esclusione dei pensionati dal sostegno
diretto.
Per il settore agricolo è
prevista anche una rete di sicurezza specifica nel caso di turbative di mercato
dei prodotti agricoli, pari a 6,3
miliardi di euro.
Altre risorse per l'agricoltura
sono disponibili all'interno del Fondo europeo per la Competitività
(nell'ambito della voce "salute, biotecnologie, agricoltura e bioeconomia" per
la quale la Commissione propone una dotazione indicativa complessiva di 20,4
Mld di Euro) che possono essere utilizzate per incentivare l'innovazione e
finanziare infrastrutture nelle zone rurali, così come gli investimenti per la
trasformazione dei prodotti agro-alimentari.
Quanto sopra, come detto,
rappresenta una sintesi delle proposte della Commissione attualmente in fase di
negoziazione con i legislatori europei e che, pertanto, sono soggette ad ampie
modifiche nel corso dei prossimi mesi.
(settembre 2025)
Proposta di Regolamento del Consiglio che stabilisce il Quadro Finanziario Pluriennale per il periodo 2028-2034 [COM(2025) 571];