Comunicati stampa
Il Question Time del Ministro Patuanelli sul Fondo di Mutualizzazione dei rischi in agricoltura
(01.12.2021)

Il Question Time del Ministro Stefano Patuanelli alla Camera dei Deputati di seguito il testo del suo intervento relativo all'interrogazione a risposta immediata dell'On. Pignatone sul Fondo di Mutualizzazione dei rischi in agricoltura
"Grazie
Presidente,
ringrazio
gli onorevoli interroganti. Tralascio l'analisi di contesto che ha già fatto
l'Onorevole interrogante. E' evidente che ciò che una volta consideravamo come
evento eccezionale oggi invece è un evento routinario: alluvioni, gelo,
grandine, trombe d'arie, siccità nei periodi estivi.
Perché esiste un tema delle assicurazioni? Perché molto spesso per
effetto di franchigie alte la parte bassa del risarcimento non c'è, perché i
premi sono elevati, perchè c'è una disomogeneità territoriale, perché la
raccolta è molto spesso limitata a quelle zone di territorio storicamente investite
da fenomeni calamitosi, e quindi quelli che si assicurano acconsentono ad un
innalzamento del premio, e perché molto spesso i rischi cosiddetti catastrofali,
che sono gelo, alluvione e siccità, non vengono assicurati da parte dei
produttori per scelta aziendale.
E allora l'idea è quella della prima scelta
che abbiamo fatto, rispetto anche all'impostazione della nuova PAC, che grazie
all'intervento del nostro Paese prevede la possibilità di un prelievo diretto
del 3% dal primo pilastro per la gestione del rischio, abbiamo in legge di
Bilancio costituito un Fondo di mutualizzazione nazionale che andrà esattamente
nella direzione che l'interrogante ha fatto: omogeneità territoriale, tutti gli
agricoltura che sono percettori di PAC avranno diritto ad accesso a quel Fondo,
una dotazione di 350 milioni di euro tra cofinanziamento FESR e finanziamento
del prelievo del prima pilastro.
Abbiamo implementato ulteriormente dal punto di vista delle risorse
l'intervento sull'assicurazione agevolata perché comunque riteniamo che questo
Fondo di mutualizzazione servirà anche a dare minor rischio alle assicurazioni
quindi ad abbassare i premi.
Questa spinta verso l'assicurazione ci ha
costretto ad alzare un po' la dotazione di risorse proprio perché dobbiamo
prevedere che l'assicurazione agevolata venga sempre più richiesta per gestire
tutta la parte di rischio che sta fuori dal fondo di mutualizzazione nazionale.
Il Fondo sarà gestito da Ismea, quindi da un Ente di diritto pubblico,
e avrà dei sistemi automatici di rilevazione del danno. La dotazione di 350
milioni di euro ci fa pensare che potremo arrivare a 40-45% del danno complessivo
annuo per gli anni catastrofali.
Ad oggi, storicamente, è in incremento la
cifra, ma possiamo dire che l'ammontare dei danni da dichiarazione di emergenza
ammontano a 1,5 miliardi, mentre poi, all'atto della rendicontazione arrivano a
700-800 milioni di euro all'anno. Avendo a disposizione, quindi, una dotazione
di 350 milioni, arrivammo attorno al 40-45% di quella cifra.
Sarà omogenea sul livello nazionale perché varrà per tutti i percettori
di fondi PAC e di fatto stiamo muovendo un primo piccolo passo verso il modello
americano dove tutte le politiche di sostegno agricolo sono legate alla
gestione del rischio.
Credo che si debba fare un ragionamento nell'anno di sperimentazione
2022 dell'utilizzo del Fondo di mutalizzazione.
Abbiamo messo 50 milioni di euro
per costruire lo strumento, che dovrà appunto essere semplice e dovrà prevedere
un sistema automatico di stima del danno, mettendo assieme tutti i dati che
possono essere ricavati da Ispra, da Italia Meteo, da Crea, dalla Protezione Civile,
in modo da superare il problema dei tempi del rimborso, che è un problema fondamentale,
e dalla discrezionalità del perito che per le assicurazioni va a fare la
rilevazione in campagna.
Credo quindi che stiamo facendo un percorso virtuoso, tanto che
moltissimi altri Paesi europei in questi giorni ci stanno contattando perché hanno
visto come ci stiamo muovendo e vogliono replicare nel loro Paese questo tipo
di misura.
Grazie"