Accordi di tutela dei prodotti agroalimentari nei canali di e-commerce

La
tutela della qualità dei prodotti italiani è uno degli obiettivi del Ministero
delle Politiche agricole alimentari e forestali che premette di garantire
alimenti sicuri e una sana alimentazione ai consumatori e una leale
competizione sui mercati alle aziende.
Diversi strumenti sono a disposizione del Ministero, destinati a correggere e
reprimere pratiche scorrette sia nella fase di produzione che di distribuzione
di prodotti agroalimentari. Strumenti che possono essere di natura legislativa,
sia frutto di accordi tra operatori delle filiere e tra essi e le Istituzioni.
Infatti, accanto alle norme che regolano le attività produttive rurali,
l'allevamento, la pesca e la silvicultura, esistono una serie di disciplinari
volontari che regolano le caratteristiche qualitative dei prodotti a
denominazione garantita e a qualità certificata, nonché accordi con i
distributori che tutelano il made in Italy e le eccellenze del nostro Paese.
La crescente importanza dei canali di vendita online impone, infatti, la tutela
dei consumatori anche sui siti di commercio elettronico. Per la repressione di
pratiche sleali e della contraffazione legate al cosiddetto italian sounding assumono
una rilevanza strategica, dunque, anche quegli accordi che permettono
all'Ispettorato Centrale per la Qualità e la Repressione Frodi (ICQRF) del
Mipaaf di agire di comune accordo con i players internazionali, come Ebay,
Alibaba e Amazon, per eliminare dal mercato prodotti falsi, come le IGP non
legate alle tante realtà locali italiane e che violano o evocano indicazioni
geografiche tutelate, con indicazioni in etichetta scorrette o vere e proprie
frodi per i consumatori, che provocano danni ingenti alle produzioni nazionali
nei mercati esteri.
Accordi di questo tipo con i grandi Gruppi internazionali sono ancora più
basilari in questa fase che vede il nostro made in Italy battere record in
termini di qualità riconosciuta, saldi commerciali, volumi di mercato,
testimoniando sia la grande rilevanza dell'export nella creazione di valore
aggiunto complessivo delle nostre imprese che l'importanza del commercio estero
per il Pil italiano.